top of page
Cerca
Immagine del redattoreEquipe Antenna 00100

Finirà (di Lorenzo Perfetto)

Finirà. Speriamo di sì, credo di sì. Ma sarà tutto come prima?

Queste sono le domande che tutti i giorni ci facciamo.

In struttura noi operatori arriviamo consapevoli che per ora non possiamo più abbracciare un ragazzo, e che loro non possono abbracciarci. Quando entriamo ci dobbiamo preparare: tra mascherine, guanti e altro i ragazzi sentono la nostra voce ma non riescono più a vedere i nostri volti. Coperti dalle mascherine vedono i nostri occhi che parlano della passione che ci mettiamo. Così è difficile, ma dobbiamo andare avanti. Lo dobbiamo fare, anche se la paura è tanta che alle volte, anzi quasi sempre, prende il sopravvento. Come dicono i miei colleghi lacaniani, che sembrano saperla lunga, siamo "angosciati".

I ragazzi sembra abbiano perso tutti i loro punti di riferimento nel giro di pochi giorni: la piscina, l’orto, i centri d’aggregazione, la scuola ecc. Tra i punti di riferimento che sono venuti a cadere ci sono anche i rientri in famiglia.

Siamo isolati dentro una struttura che cerchiamo di tenere il più protetta possibile per i nostri ragazzi e, diciamoci la verità, anche per noi.

Finirà. Speriamo di sì, credo di sì. Ma sarà tutto come prima?

Come dice D., una nostra Ragazza: “Speramo!”


Lorenzo Perfetto

19 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Che giorno è? (di Federico Sacchi)

Prima del coronavirus Ogni martedì e giovedì si va in piscina, dalle 10.30 alle 12.00. Prima ci si mette il costume, si prepara la borsa...

Un invito al dialogo (di Gianni Ruscio)

In questi giorni di Pandemia, all'Antenna, come nel resto del mondo, il tempo sembra essersi fermato. O meglio, la nostra scansione del...

Traslocovid (di Diego Mascalzi Rimassa)

Nelle varie sperimentazioni nella speranza di creare un cordone simbolico attorno a Lorella, c’è stato un periodo in cui nel nostro...

Comments


bottom of page